top of page

Shakespeare si fa fumetto: l'arte di Gianni De Luca

articolo di Arianna Galli per la rivista culturale online Superuovo per il 31 maggio 2021


Il fumetto è arte o non è arte? Questo è il dilemma.

Ma che cos'è veramente il fumetto? Il fumetto è specchio dell’epoca che l’ha creato, di una cultura postmoderna, multiforme, irrefrenabile, fatta di echi e rimandi al passato e al futuro. Il fumetto è unità di parola e immagine, che si completano l’una con l’altra, in un intreccio. Ed è questo abbraccio che genera un’immagine dinamica e simbolica del mondo che si vuole affrescare, rappresentare.

Inventato in America dall’illustratore Richard Felton Outcault nel 1895 con l’ideazione del personaggio Yellow Kid, il fumetto si diffonde nel Novecento in tutta Europa: il suo successo è straordinario.


E ora il lettore si chiederà che cosa c’entra Shakespeare e i suoi drammi per il teatro con il fumetto.

Innanzitutto, sono accumunati da una serie di elementi: il ricreare un'epoca passata attraverso pochi elementi, il linguaggio accessibile a tutti, il pubblico variegato, oltre all’incredibile capacità di parlare attraverso storie inventate della vita vera, della gioia, dei tormenti dell’umano.

Perché sì, le opere di Shakespeare all’epoca erano opere modernissime, che utilizzavano l’inglese parlato dal popolo tutti i giorni.


Inoltre, quasi tutta l’opera Shakespeare è stata e continua ad essere citata e adattata continuamente nei fumetti. Ad oggi solo 12 su 38 lavori teatrali Shakespeariani non hanno avuto contatti con il fumetto.

A partire dalla prima citazione da Shakespeare in un fumetto, dal celebre Amleto, nel 1906, i fumetti che rimandano all’opera del Bardo si susseguono senza fine.


E i fumetti dedicati a Shakespeare prendono due strade diverse. La prima è quella dei fumetti parodici (ad esempio quelli di Asterix o della Disney) con la deformazione di intere opere e un disegno divertente. La seconda quella dei fumetti realistici, caratterizzati da un disegno appunto realistico e ricco di particolari.

E in quest’ultima categoria, capolavoro in cui il fumetto diventa pura arte è la trilogia di fumetti di Gianni De Luca. Trilogia perché il fumettista si dedica a tre opere in particolare: La Tempesta, Amleto, Romeo e Giulietta.


Il grandissimo illustratore adotta una tecnica innovativa e straordinaria: quella del fermo-immagine, ovvero di rappresentare una figura ripetutamente per rendere i movimenti teatrali. Il disegno è finissimo, si ha una cura maniacale per la prospettiva e un uso simbolico, concettuale del colore, che riesce a parlare tanto quanto le parole.


È così che il fumetto diventa arte, un raffinatissimo affresco, in cui le l’immagine e il testo si completano, creando un incredibile gioco di echi con le opere originali, che nel fumetto rivivono, che nel fumetto rinascono.




L'articolo è visibile nella pagina ufficiale del Superuovo al seguente link :


bottom of page